Il progetto “Si può fare!” nasce dalla partecipazione dell’Associazione Comunicare per Crescere all’avviso pubblico per la concessione a soggetti del Terzo Settore di contributi in ambito sociale – anno 2018.
Tale avviso è stato bandito dal Settore Welfare e sport della Direzione Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale in attuazione dell’accordo sottoscritto tra Ministero del Lavoro e Regione Toscana.
Oltre al contributo della Regione, il progetto è realizzato grazie alle risorse messe a disposizione dalla Società della Salute “Valli Etrusche” e alla sinergia sul territorio con la cooperativa partner di progetto Cuore Liburnia Sociale.
L’obiettivo del progetto è potenziare la capacità ricettiva del Palazzo della Vigna, struttura gestita da anni dall’Associazione, puntando ad un turismo sociale con un alto contenuto educativo e relazionale. Il lungo lavoro portato avanti dall’Associazioneè teso a garantire il diritto alle vacanze a vantaggio di una clientela perla quale l’accessibilità economica alla pratica turistica non è cosa scontata, realizzando al contempo delle opportunità di inserimento al lavoro per persone con svantaggio.
Infatti il Progetto ha anche l’obiettivo di aumentare le possibilità occupazionali sia in termini numerici che in termini qualitativi per generare un lavoro dignitoso e inclusivo, tanto per le persone svantaggiate quanto per quelle normodotate. Il team dei lavoratori è inoltre affiancato dai volontari messi in campo dall’Associazione per lo svolgimento di tutte le attività necessarie al funzionamento della struttura. Il soggiorno presso il Palazzo della Vigna, oltre ad offrire un luogo familiare ed accogliente immerso in un rigoglioso parco naturale, è arricchito dalla possibilità di partecipare alle molte attività che l’Associazione realizza allo scopo di favorire percorsi di tutela e promozione della salute e del benessere della persona. I laboratori creativi realizzati all’interno della Struttura consentono di esplorare la propria creatività, di potenziare le proprie capacità di espressione e di entrare in contatto con aspetti della natura che l’abituale ambiente cittadino non rivela.